Che cosa è il divorzio e cosa comporta
Con il divorzio si chiude definitivamente il matrimonio e i coniugi sono liberi di risposarsi. Il divorzio può essere chiesto dopo 6 mesi dalla separazione consensuale ovvero dopo 12 mesi dalla separazione giudiziale.
Divorzio a domanda congiunta o consensuale
I due coniugi assistiti dai propri legali sono favorevoli entrambi a procedere .
Primo perché il divorzio congiunto dura mediante 3/4 mesi, ha costi legali inferiori (a partire da € 800)
Divorzio contenzioso
Uno dei coniugi non è concorde pertanto.
Anche quando uno dei coniugi non è concorde, lo scioglimento del vincolo matrimoniale può essere richiesto dall’altro.
Il procedimento è dunque definito contenzioso (per mancanza di accordo dei coniugi sulla volontà di divorziare o sulle condizioni di divorzio da applicare) e si svolge innanzi al Presidente del Tribunale che deciderà la sentenza .
Il divorzio giudiziale dura mediante tre/quattro anni in primo grado; ha costi di gran lunga superiori ( a partire da € 2.900); anziché placare gli animi accentua i sentimenti di rancore, rabbia, livore tra i coniugi spesso desiderosi di vendetta. Non favorisce la ripresa del dialogo tra gli ex coniugi che spesso continuano a litigare anche dopo il divorzio.
Come si svolge la procedura?
Prima cosa ci si rivolge ad un avvocato che si specializzato di separazioni e divorzi il quale studierà la situazione in colloquio con i coniugi . Nel divorzio consensuale i due coniugi posso decidere di avere lo stesso avvocato . L’avvocato provvederà a depositare il ricorso presso il Tribunale. Nel divorzio congiunto il ricorso viene presentato da entrambi i coniugi. Insieme chiedono al Tribunale di dichiarare lo scioglimento del loro matrimonio (se civile) ovvero la cessazione degli effetti civili del loro matrimonio (se canonico).
Nel divorzio giudiziale, il ricorso viene presentato da un solo coniuge, il Presidente del Tribunale fissa la comparizione delle parti ed il ricorso unitamente al provvedimento del presidente del Tribunale viene notificato all’altro coniuge.
Conseguenze di natura economico, patrimoniale e successoria
Con il divorzio i coniugi non sono più marito e moglie, posso risposarsi, perdono i diritti successori reciproci. Il coniuge che non dispone di mezzi economici sufficienti a conservare il tenore di vita che aveva in costanza di matrimonio ha diritto ad un assegno di mantenimento.
L’importo dell’assegno di mantenimento viene determinato in base al tenore di vita avuto in costanza di matrimonio, ai redditi del coniuge obbligato alla sua corresponsione, alla capacità lavorativa del coniuge beneficiario.
Abbandono del tetto coniugale
L’abbandono del tetto coniugale ovvero quando il matrimonio è ancora in atto ma si lascia la casa familiare senza una motivazione valida e senza tornarci più , viene punito dalla legge o con sanzione civile che comporta la perdita del diritto di mantenimento o con sanzione penale anche fino ad un anno di carcere .
Lasciare la casa familiare è possibile solo dal momento in cui ci sia una ragione valida come ad esempio tradimenti in famiglia , o violenze .